Costruzione antecedente all'anno Mille, tra i più conosciuti della regione. È il primo insediamento stabile di Celestino V sulla Majella. Si compone in tre parti: la piccola chiesa insieme alla sagrestia e ad un'ala abitativa su due livelli raggiungibile tramite un tunnel posto alla destra della porta; la parte delle cellette dette "casa del Principe" e i resti del vecchio convento; la scala santa e l'oratorio della Maddalena.
Dal 1275 al 1293 è la "casa madre" dell'Ordine di S. Spirito della Maiella (poi Ordine dei Celestini).
Progressivamente abbandonato nel Trecento, viene ricostruito per iniziativa dell'abate Pietro Santucci da Manfredonia (1586-1641) ed ottiene il titolo di Badia.
Nel XVII sec., il nobile Marino IV Caracciolo vi si ritira facendovi costruire un edificio "la casa del principe", in seguito trasformato in foresteria. Soppresso l'Ordine dei Celestini nel 1807, il monastero di S. Spirito viene definitivamente abbandonato.
Nei mesi estivi si svolge una messa pomeridiana la domenica, mentre il 29 agosto si celebra la perdonanza, festa della decollazione di S. Giovanni Battista.
Numerose infine sono le leggende legate a questo complesso: profanazioni, avvenimenti legati ai diavoli, rigide punizioni tutte legate a San Pietro da Morrone.
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